Cuprense-Porto Recanati, pari in casa dei primi

03-11-2012 19:54 -

CUPRENSE: Addazi, Calabrini, Silipo, Corradetti, De Cesaris, Iommetti, Holzknecht (83´ Caminonni), Erba, Marozzi (79´ Mattioli), Deogratias (60´ Lunerti), Catini
A disp. Ronconi, Romantini, Ottaviani
All. Clerici

PORTO RECANATI: Palmieri, Cento, Maruzzella, Mandolini (60´ Leonardi), Strano, Giovanoli, Garcia, Marcelletti, Pantone (15´ Papa), Gasparini E., Caporaletti (77´ Guzzini)
A disp. Giaccaglia, Gasparini D., Talevi, Morra
All. Possanzini

MARCATORI: 9´ Catini, 42´ Corradetti (autog)

A volte ritornano. I punti in comune con la gara giocata la passata stagione sono diversi: il vantaggio gialloblu, il pareggio avversario, l´espulsione di Clerici e - oggi come ieri - tante proteste.
La Cuprense - bella e prodiga nel primo tempo, solida e arcigna nella ripresa - si dimostra bestia nera delle grandi (se non una di loro), il Porto Recanati - che spreca un rigore e un tempo intero con l´uomo in più - dimostra un gran gioco, sì, ma poca concretezza.

Moduli solo apparentemente speculari. Più che di due squadre, sembra un confronto da due filosofie: da una parte c´è la concretezza di Clerici -gioco sulle fasce, tagli, verticalizzazioni - dall´altra l´audacia di Possanzini - centrocampo folto, squadra alta, scambi rapidi.

Ne viene fuori una partita vivace che, se già dopo venti secondi stava per premiare la squadra di casa (occasionissima per Pantone), vede la Cuprense andare subito in gol con Catini che - sulla punizione di Deogratias - anticipa di testa il maldestro Palmieri portando i suoi in vantaggio.

La reazione del Porto Recanati non tarda ad arrivare: la squadra arancionera prova subito a mettere il risultato in pari, prima con Pantone (fermato da un ottimo intervento di De Cesaris), poi con Caporaletti (punizione pericolosa che non sorprende Addazi).

In fase di possesso la squadra di casa gioca praticamente a tre, con Strano davanti ai due centrali e i terzini in costante proiezione offensiva. Con Catini e Holzknecht costretti a ripiegare costantemente sulle fasce Marozzi è spesso isolato e sempre in inferiorità numerica.

Tuttavia i gialloblu riescono a rendersi pericolosi, sia in contropiede (soprattutto con le verticalizzazioni di Deogratias) che su manovra (grande occasione per Marozzi sull´assist di Silipo). Alla mezzora i gialloblu falliscono due occasioni clamorose per raddoppiare, prima con Marozzi (che sbaglia il pallonetto a un passo dalla porta), poi con Catini (che da ottima posizione spara alto).

Un "suicidio" calcistico completato al 42´, quando l´incomprensione tra Corradetti e Addazi confeziona la carambola, fisica e psicologica, del pareggio portorecanatese.

Al 46´, dopo un´occasione sfumata in contropiede, arriva quella che potrebbe essere la mazzata finale: contatto (spalla a spalla) tra Silipo e Garcia, con quest´ultimo che cade a terra guadagnando un rigore (quantomeno) generoso.

Ma la mazzata non arriva: il tiro alto di Garcia conferma il trend recanatese su calcio di rigore (già tre quelli falliti) e rinvigorisce le speranze dei gialloblu.

La ripresa inizia subito col botto: al 50´ Addazi fa un super intervento sull´incornata di Papa mentre al 53´ va in scena l´episodio che cambia la partita. Marozzi strappa la palla a Giovagnoli e, in piena area, subisce una vistosa trattenuta. Fischio dell´arbitro, ma nessun rigore.

Il direttore di gara - su segnalazione del guardalinee - fischia infatti punizione a favore della squadra avversaria, suscitando le incredule proteste della squadra gialloblu. L´arbitro manda negli spogliatoi Catini (già ammonito), accompagnato da un furioso Clerici (anche lui espulso).

Con l´uomo in meno la Cuprense perde ogni velleità offensiva, limitandosi a contenere un Porto Recanati che, pur dominando, non riesce mai a rendersi abbastanza pericoloso. Possanzini finisce la partita con due difensori, infarcendo la squadra di esterni e mezze punte, ma l´assedio alla porta gialloblu, oltre a ricordare quello (più famoso) di Stalingrado, ne ricalca anche il finale. Nessun sfondamento, insomma.

La Cuprense, tenuta in piedi da un super De Cesaris, regge l´urto e - a parte le occasioni per Caporaletti (respinto sulla linea da Corradetti) e Maruzzella - copre senza patemi, portando a casa un punto tutto sommato meritato.

Fonte: Angelo A. Pisani